Ciao, gente!
Oggi vi propongo una serie di schegge di follia generate dalla lettura di “Per chi suona la campana” di Hemingway.
ATTENZIONE SPOILER!!!
PROCEDETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO!!!
Il protagonista del libro è un rivoluzionario esperto di esplosivi che ha un obiettivo preciso nella vita: che tutti si ricordino il suo nome. E il suo cognome!!! Un po’ di formalità, per piacere.
Il nostro Robert Jordan è una persona abbastanza stressata perchè tutti vogliono qualcosa da lui:
Non mi è chiaro perchè Augustìn abbia questa mania di voler defecare nel sugo altrui ma verso la fine del libro è l’autore stesso ad esprimere un giudizio lapidario nei confronti di chi mostra una scarsa igiene personale ed una tendenza a sporcare in giro:
Ed ora un momento di alta cucina in tempo di guerra:
Una cosa che mi ha incuriosito molto nel leggere questo libro è l’incredibile capienza del sacco a pelo di Robert Jordan nel quale due persone che volessero cambiarsi d’abito contemporaneamente o fare attività fisica (if you know what I mean…) troverebbero posto in abbondanza. Tutte le volte che lo nominava me lo immaginavo esageratamente capiente, più o meno come il gonnellino di Eta Beta. Devo dire che non mi dispiacerebbe poter sbirciare in quel sacco a pelo per poter vedere di persona quanto spazio c’è al suo interno:
Adesso uno scoop in esclusiva per Librido. Eccovi nel dettaglio quello che ha visto Pilar nella scena in cui legge la mano a Robert Jordan:
Per concludere: pane e simpatia per tutti! Offre Robert Jordan…